Festival Errante
liberi tessitori tra colline e guadi
2025

Il programma
L’ultimo weekend di giugno il Conventino dei Serviti di Maria di Monteciccardo sarà animato dal festival Errante, ideato da Loris Ferri e Alessandro Giampaoli, a cura di AnimaFemina Associazione Culturale, promosso dal Municipio di Monteciccardo, con il
patrocinio del Comune di Pesaro: tre giorni dedicati ad arte, poesia, musica, teatro, natura e territorio.
“Ciò che appartiene alla condizione universale degli esseri viventi: piante e semi errano nel vento, errano le primavere e i secoli; cani randagi e viandanti. Compie il viaggio colui che è in fermento, che tende ad indagare il non-saputo e coglie nel suo stesso cammino
il senso iniziatico della conoscenza, della scoperta di sé e del mondo. Errare: semplice condizione della complessità, nel duplice senso di viaggio ed errore. Feconda imperfezione che porta a lavorare su se stessi, all’essere in ascolto, nel tempo e nello spazio, ma anche fuori dal tempo e dallo spazio. Nuovi sguardi ad ogni passo, per intraprendere un percorso di ricerca che porti a sentire l’anima nei luoghi e il suo fluire”.
Questa è la premessa di Errante, il festival che dopo l’edizione dell’anno zero a Mombaroccio nel 2024, prosegue il suo cammino a Monteciccardo, negli spazi del Conventino dei Serviti di Maria, dal 27 al 29 giugno, con un ricco programma tra sessioni di pittura e disegno, reading poetici, concerti e performance teatrali. Non mancheranno occasioni per esplorare la natura e il territorio circostanti. Così gli organizzatori ci spiegano l’iniziativa: “Errante è la contaminazione dei luoghi attraverso arte, poesia e musica come pratiche aperte e condivise, uno strumento per ricucire legami, abbattere barriere, evadere dai contenitori, riportare la creazione
artistica ad una dimensione esistenziale, libera da schemi e preconcetti. È la spontanea associazione di artisti, poeti e musicisti uniti da obiettivi comuni, dal desiderio di costruire una nuova comunità culturale; è un lavoro sulle radici senza fissa dimora, un organismo vivo, dinamico, pronto a fermarsi ovunque venga accolto per raccogliere e raccontare storie. Errante è un nuovo modo di produrre cultura come processo partecipato e responsabile in cui ognuno è indispensabile”.
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